I DIRITTI DEL DEBITORE
Ente del Terzo Settore
Personalità Giuridica
Associazione di Promozione, Organizzazione e Gestione del Sistema Integrato dei Servizi Sociali
Finalità Civiche, Solidaristiche e di Utilità Sociale
Sede Legale Catania
Corso Sicilia 10
WWW.idirittideldebitore.com
email: idirittideldebitore@gmail.com
pec: idirittideldebitore@pec.it
P. Iva: 05039630875
Ente del Terzo Settore
Active Member of the European Consumer Debt Network
(Libero Bovio)
I DIRITTI DEL DEBITORE
è una associazione di Tutela dei Debitori in stato di SOVRAINDEBITAMENTO.
L'associazione intende promuovere la costituzione di una rete Nazionale di Organismi di Composizione della Crisi in sinergia con gli Enti Locali.
IL SOVRA INDEBITAMENTO
E' UN PROBLEMA SOCIALE
E COME TALE VA AFFRONTATO.
IL COMUNE DI PALERMO, con deliberazione di Giunta Comunale n.93 del 15 Aprile 2021", ha promosso un protocollo d'intesa con tutti gli Organismi di Composizione della Crisi da sovra indebitamento presenti sul territorio comunale.
l'iniziativa è stata denominata
Il protocollo prevede che gli Organismi aderenti, prestino, con i propri professionisti, Avvocati e Commercialisti, attività di informazione e consulenza gratuita in favore delle FAMIGLIE e delle IMPRESE che si trovino in stato di crisi da debito e/o di insolvenza anche a causa del Covid 19.
L'Organismo di Composizione della Crisi "I Diritti del Debitore" Palermo
Referente Avv. Luca Rizzitano
La Rete Italia degli Organismi di Composizione della Crisi "I diritti del Debitore", promuove, in partnership con L'Università Lumsa e la Lumsa Master School di Palermo
MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO
della dura di 310 ore
Indirizzo internet:
https://masterschool.lumsa.it/master_secondo_livello_gestione_crisi_sovraindebitamento
Finalizzato all'acquisizione di titoli idonei:
- all’acquisizione delle competenze e all’assolvimento degli obblighi formativi ai fini dell’iscrizione nell’Albo di cui all’art. 356, comma 1, C.C.I.I.
"Albo dei soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo nelle procedure di cui al codice della crisi e dell’insolvenza"
- all’abilitazione quale Gestore della crisi, prodromica all'iscrizione presso il Registro tenuto dal Ministero della Giustizia ai sensi del D.M. 24 settembre 2014, n. 202;
- quale aggiornamento del Gestore della crisi, utile alla permanenza nel Registro tenuto dal Ministero della Giustizia ai sensi del D.M. 24 settembre 2014, n. 202;
L'ABILITAZIONE E' TITOLO PREFERENZIALE PER L'INSERIMENTO NELLA RETE DEI DIRITTI DEL DEBITORE PER RICOPRIRE GLI INCARICHI DI:
* Gestore della Crisi
* Ausiliario del Gestore della Crisi
* Referente di Organismo
* Advisor
Una parte delle ore formative sarà infatti dedicata alla formazione teorico-pratica sulle specifiche metodologie utilizzate dagli Organismi aderenti alla Rete "I Diritti del Debitore"
L’Università LUMSA e la LUMSA Master School Palermo in partnership con l'Associazione Nazionale I Diritti del Debitore sono lieti di presentare il Master Universitario di II livello in Gestione e composizione della crisi da sovraindebitamento.
Il Master, destinato ai Laureati in Giurisprudenza, in Economia, in Scienze Politiche e in particolare alle figure professionali degli Avvocati, dei Commercialisti, dei Consulenti del lavoro e dei Notai, ha lo scopo di preparare specifiche professionalità nel campo della ristrutturazione debitoria delle persone fisiche e della P.M.I che accedono a quelle specifiche procedure concorsuali oggi disciplinate dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (C.C.I.I.), fornendo cognizioni complete sulla materia del Diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza che rendano versatile il bagaglio formativo raggiunto.
L'elemento innovativo, ad oggi unico, è da individuarsi nella multifunzionalità e nella completezza delle competenze conseguibili che rendono lo Studente in grado di operare non soltanto come Certificatore e Asseveratore delle proposte di ristrutturazione del debito, ma anche come figura professionale di alto livello nell’assistenza dei debitori e dei creditori nel contemperamento delle reciproche istanze ed esigenze.
Il Master rilascerà un titolo idoneo:
- all’abilitazione quale Gestore della crisi, prodromica all'iscrizione presso il Registro tenuto dal Ministero della Giustizia ai sensi del D.M. 24 settembre 2014, n. 202;
- quale aggiornamento del Gestore della crisi, utile alla permanenza nel Registro tenuto dal Ministero della Giustizia ai sensi del D.M. 24 settembre 2014, n. 202;
- all’acquisizione delle competenze e all’assolvimento degli obblighi formativi ai fini dell’iscrizione nell’Albo di cui all’art. 356, comma 1, C.C.I.I.
Il termine per l’iscrizione scade il 26 febbraio 2021.
Si allega la brochure, rinviando per maggiori informazioni sul bando del Master al seguente link alla pagina del sito web dell'Università LUMSA.
L’ Associazione Nazionale, proprietaria del brand "I Diritti del Debitore", ha sviluppato dei protocolli operativi ed un modello organizzativo di funzionamento degli Organismi di Composizione della crisi da sovra indebitamento che vengono ceduti in uso alle Associazioni Territoriali Locali confederate con l'obbligo dell'utilizzo.
L' ANALISI DEL BISOGNO DA CRISI DEL DEBITO
Con il "lock down" dovuto al "covid 19", la Crisi da Sovraindebitamento e di Insolvenza, hanno assunto nel nostro Paese la dimensioni di un fenomeno sociale che impedisce la ripresa economica. Con il blocco delle attività disposto a causa "covid 19", si sono interrotti i flussi di liquidità che sostenevano il ciclo finanziario delle imprese. Buona parte di queste, già provate da una crisi ultra decennale, non hanno le disponibilità necessarie a riattivare il ciclo economico. Per quanto sia stato apprezzabile il tentativo del Governo di immettere liquidità nel sistema concedendo contributi o rilascio di garanzie per la concessione di nuovi prestiti, gli strumenti adottati sono insufficienti o poco funzionali allo stato reale della situazione economica delle Imprese in crisi. Come noto il sistema bancario è regolato da normative, nazionali ed europee, la cui corretta applicazione impedisce il finanziamento delle imprese in stato di crisi o di insolvenza. Pensare di utilizzare il sistema delle garanzie statali per "forzare" tali regole, è velleitario ed inutile. Presto scopriremo che i contributi a pioggia sono stati utilizzati anche da chi non ne aveva bisogno e che le garanzie statali sono servite alle "grandi aziende" per consolidare finanziamenti già esistenti, o ai "furbetti" di turno che hanno "costruito" richieste di finanziamento che finiranno per essere pagati dalla fiscalità generale. Da mesi sosteniamo che per aiutare le imprese in stato di crisi o di insolvenza, l'unico strumento possibile è il "congelamento del debito accumulato" (compreso quello fiscale) con la sua ristrutturazione e la previsione di restituzione in un numero di anni compatibile con il reddito prodotto dopo il "covid 19". Se non si affronta lo squilibrio strutturale tra la riduzione del reddito prodotto e le obbligazioni assunte, le imprese non potranno produrre margini da destinare al pagamento del debito pregresso. Nel nostro Paese la tecnica del "congelamento dei debiti" è sempre stata ampiamente utilizzata per il salvataggio di grandi aziende. Basta ricordare il sistema di risanamento delle Banche in crisi con la separazione tra "la banca cattiva" e quella "buona"; la vendita di quest'ultima e la "ristrutturazione del debito" di quella cattiva. Altro strumento utilizzato è la tecnica del "commissariamento" il cui primo effetto è appunto il congelamento e la ristrutturazione del debito. Anche il settore agricolo ha usufruito negli anni di consolidamenti trentennali del debito finalizzati al riequilibrio con la produzione. Le aziende in crisi hanno un assoluto bisogno di strumenti similari che dopo il "congelamento e la ristrutturazione del debito pregresso" possono riattivare il processo produttivo e tornare quindi a ricavare marginalità da destinare al pagamento del debito corrente ed anche pregresso. Tutto questo deve essere attuato con rigore, trasparenza e nell'interesse comune del creditore e del debitore.
LA RISPOSTA AL BISOGNO DA CRISI DA DEBITO
La risposta alla Crisi da Debito delle Imprese è dunque il "congelamento e la ristrutturazione del debito pregresso". L' ipotesi è già stata prevista dal nostro Ordinamento con l'introduzione della Legge n.3 del 2012 - Legge Centaro - recepita dal Nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza. Con l'applicazione del Nuovo Codice, e segnatamente con la parte che riguarda la Legge n. 3 del 2012, già in vigore, passeremo da un approccio culturale contraddistinto dalla "ricerca e punizione del debitore insolvente" a quello della "riabilitazione del debitore incolpevole". Se il vecchio codice fallimentare aveva fini sanzionatori con l' "emarginazione dal tessuto sociale del debitore insolvente", il Nuovo Codice persegue la "continuità aziendale" e la centralità della "persona" con la salvaguardia del reddito destinato al "dignitoso tenore di vita". In tale contesto, il Codice affida agli O.C.C., ed agli O.C.R.I. di prossima attivazione, il compito di rilevare e gestire le crisi da debito valutando le proposte di "risanamento in continuità" ad essi presentati. In attesa che il Nuovo codice entri in vigore, 01/09/2021, è già possibile utilizzare la legge n.3 del 2012 le cui procedure contemperano il diritto del creditore alla tutela del proprio credito, e quello del debitore (incolpevole) ad adempiere le obbligazioni in modo proporzionato al reddito prodotto o percepito. Le procedure previste dalla "Legge Centaro" prevedono appunto, "il congelamento e la ristrutturazione del debito" con il "riequilibrio solidale" tra il diritto del creditore (compreso il Fisco) ad ottenere almeno una parte del proprio credito ed il diritto del debitore di pagare quanto possibile. Con l'introduzione della Legge 3 del 2012 la ricerca dell' "riequilibrio solidale", è stata affidata agli Organismi di Composizione della Crisi da sovraindebitamento, per brevità O.C.C., che predispongono "la ristrutturazione del debito" abbattendolo e allungandolo sino a renderlo compatibile con il reddito. Gli O.C.C., che possono essere costituiti solo dagli Ordini Professionali, dagli Enti Locali o da Università Pubbliche, sono regolati dal D.M. 202 del 24 settembre 2014 sono autorizzati con P.D.G. dal Ministero della Giustizia, che li vigila. Gli O.C.C. sono quindi i regolatori ed i garanti del "riequilibrio solidale" normativamente riconosciuti e vigilati; le loro proposte asseverate sono sottoposte al vaglio dei Tribunali che, con l'omologa, potranno disporre la sospensione delle azioni esecutive in corso e l'inibizione di nuove. Come è del tutto evidente, lo strumento del "congelamento e ristrutturazione del debito" è quindi già utilizzabile; bisogna solo fare in modo che le Imprese e le Famiglie ne siano consapevoli. Il Governo dovrebbe incentivare l'utilizzo della Legge 3 2012 introducendo il sistema delle garanzie statali in favore dei creditori consenzienti. Le garanzie sarebbero funzionali all'obbiettivo della "ristrutturazione solidale del debito" ed, inoltre, a basso rischio di insolvenza; il debitore avrebbe "assoluta" convenienza a rispettare l'accordo pena il riavvio delle procedure esecutive. Tutta l'attività verrebbe asseverata dagli O.C.C.; la corretta applicazione omologata dai Tribunali. E' auspicabile inoltre l'estensione alle Imprese in crisi dell'utilizzo dei fondi di rotazione già presenti nella struttura finanziaria dello Stato. Le liquidità concesse dovrebbero essere commisurate a quanto necessario a riavviare il ciclo produttivo.
L'OFFERTA DI SERVIZI AGLI ENTI PUBBLICI
MODALITA' DI EROGAZIONE
DEL SERVIZI PRESSO COMUNI E ASSOCIAZIONI CONVENZIONATE
1 . Oggetto dell’attività:
Organizzazione e gestione, dell’attività di supporto ed assistenza alle famiglie ed alle imprese, che a causa del coronavirus - COVID 19 - e comunque di un evento non previsto e non prevedibile, si trovassero in stato di crisi economica, insolvenza o in stato di sovra indebitamento come definito dalla Legge 3 / 2012 ed, in continuità, dal Nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza, decreto legislativo n. 14 12 gennaio 2019; L’attività di supporto sarà erogata da professionisti, Avvocati, Commercialisti o Consulenti del Lavoro, facenti parte della rete di fiducia dell' Associazione che ne certificherà le competenze necessarie. .....................
Emergenza Lockdown "Covid 19"
Con il blocco delle attività operative disposte dal Governo, la Città di "New York" vive momenti di grande difficoltà economica che potrebbero accentuarsi con l'impossibilità per alcune imprese di non potere riaprire la propria attività.
La legge sul sovra indebitamento rappresenta una notevole svolta culturale sull'approccio ai problemi dell'insolvenza.
I COMUNI CHE INTENDONO FRUIRE DEL SERVIZIO POSSONO FARNE RICHIESTA SCRIVENDO ALLA
pec: idirittideldebitore@pec.it
OFFERTA
FORMATIVA
L'Associazione Nazionale ha stipulato convenzioni
con Università Pubbliche e Private
Estratto
CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:
Art. 1
Oggetto della Convenzione
L'Associazione Nazionale I Diritti del Debitore intende organizzare, in collaborazione con l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) " I Diritti del Debitore di...............", ai sensi dell'art. 16 decreto Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162 - legge n. 3, del 27 gennaio 2012 – D.M. n. 202, del 24 settembre 2014, i seguenti corsi di alta formazione, perfezionamento e aggiornamento in gestione dello stato di crisi da "sovra indebitamento", come definito dalla L. 3/2012, o in gestione della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, come definiti dal Decreto Legislativo n. n. 14 del 12/01/2019 in attuazione della legge 19/102017 n. 155, principalmente in modalità on line, a pagamento .......
MANUALI E GUIDE PRATICHE PREDISPOSTI DALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE
(ad uso dei professioni aderenti alla rete)
Nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza
Per diffondere tra I Professionisti "aderenti alla rete" degli "Standard Qualitativi Minimi" vengono organizzati Seminari di Formazione su:
I PROFESSIONISTI CHE VOGLIONO FARE PARTE DELLA RETE DEI DIRITTI DEL DEBITORE
DEBBONO "IN MODO OBBLIGATORIO" PARTECIPARE A TALI PERCORSI FORMATIVI
pec: idirittideldebitore@pec.it
LE ASSOCIAZIONI DEL TERZO SETTORE O I PROFESSIONISTI CHE INTENDO PROPORRE LA
COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONI TERRITORIALI
POSSONO SCRIVERE ALLA pec: idirittideldebitore@pec.it
Su presentazione di specifici progetti potranno essere valutate anche quelle dove l'Associazione è già presente
Ai sensi dell’art. 6, comma 2, lett. a), legge n. 3/2012 per sovraindebitamento si intende “la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ad adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente”.
ASSOCIAZIONI, ONLUS,IMPRESE SOCIALI, ENTI PRIVATI NON COMMERCIALI, LAVORATORI AUTONOMI, PROFESSIONISTI
LAVORA CON NOI "ENTRA IN RETE"
LAVORA CON NOI "AUSILIARI"
COME TI POSSIAMO AIUTARE
Per raggiungere i livelli di benessere pre crisi dovranno passare ancora molti anni; I fatturati delle piccole e medie imprese sono fortemente diminuiti, i consumi delle famiglie sono crollati, il ciclo economico espansivo si è per il momento fermato.
SONO INIZIATI GLI ANNI DELLA GESTIONE DEL DEBITO.
La Legge 3 2012 sul sovra indebitamento, con le sue proposte di ristrutturazione del debito è un utile strumento in grado di aiutare le Famiglie e le Attività d'Impresa.
RENDERE COMPATIBILE LE RATE DI DEBITO CON IL REDDITO PERCEPITO O PRODOTTO E L'UNICO MODO PER RIDARE POTERE DI ACQUISTO ALLE FAMIGLIE E CONTINUITA' ALLE AZIENDE